I genitori di Alessandro Venturelli, il ragazzo scomparso nel nulla da due anni, accusano i magistrati di voler archiviare il caso.
Dopo oltre due anni di Alessandro Venturelli non si hanno tracce. Il giovane scomparso nel nulla a Sassuolo, in provincia di Modena non è stato più trovato e ora l’inchiesta rischia di essere archiviata. Ma non si danno pace i genitori che accusano la Procura di non aver fatto abbastanza.
“Io non auguro quello che stiamo passando a nessuno, ma vorrei che i magistrati si rendessero conto del nostro stato d’animo: stiamo cercando un figlio, non un paio di scarpe“. Questo è l’appello dei genitori di Alessandro Venturelli che disperati sperano che la Procura non archivi il caso sulla scomparsa del figlio.
“Abbiamo avuto due segnalazioni dall’Olanda che ci sono parse attendibili. Eppure, adesso la Procura intende archiviare tutto. I magistrati non mi hanno nemmeno interrogata una volta, vorrei che almeno mi guardassero negli occhi“ ha confessato al Corriere della Sera la mamma del ragazzo Roberta Carassai. La donna teme che ora senza l’appoggio della Procura sia impossibile per la famiglia trovare Alessandro da sola.
Le mancanze degli inquirenti
La famiglia è convinta che Alessandro Venturelli sia stato convinto ad allontanarsi forse plagiato da qualcuno come per una setta. I genitori ricordano infatti che il giovane nei giorni prima che scomparisse, si comportava in modo strano, diceva che si sentiva manipolato e diceva alla madre di stare attenta. “Purtroppo non riuscii a fargli dire altro, Sono convinta che sia successo qualcos’altro, perciò bisogna cercarlo seriamente. Noi non ci arrendiamo” ha dichiarato la mamma.
Nonostante la famiglia si sia impegnata sin dall’inizio del caso, accusa invece gli inquirenti di non aver fatto abbastanza per trovare il figlio. Ad esempio “non sono mai state visionate le telecamere della videosorveglianza sulle strade di Sassuolo nel giorno in cui scomparve“, ma soprattutto “a 28 mesi dalla sua scomparsa la polizia olandese non lo stava cercando, perché per farlo aveva bisogno di un ordine europeo di indagine che avrebbe dovuto trasmettere la Procura di Modena ma non l’ha mai fatto“.
